lunedì 16 novembre 2009

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IL PAGELLONE DELLA SETTIMANA

8° giornata: MOLFETTA – POTENZA

ANDREA MAGGI



7.5 Finalmente non limitato dai falli come nelle ultime due partite, trova anche un’ottima giornata al tiro, e come sempre in questi casi, trascina la squadra nei momenti topici. E’ il varo faro della squadra, e ancora una volta non si può prescindere dalle sue geometrie. Ragionatore.


ANDREA MALAMOV

6 Non si è allenato fino a giovedi e si vede.Non è in una delle sue giornate felici e il suo 3/9 al tiro lo dimostra pienamente, ma è intelligente quando lo capisce e non forza troppo. Ancora negli occhi il suo tiro sul gong dei 24” alla fine del terzo quarto che spacca definitivamente la partita. 


MAURIZIO CUCINELLI: 


6.5 
Non è neppure lui in una giornata idilliaca al tiro, ma i suoi uno-contro-uno contro gli Antrops e Carrichiello di turno sono fondamentalmente devastanti. Non forza troppo da tre punti e penetra molto cercando anche lo scarico per i compagni. Maturo.

FEDERICO ZAMBRINI






5,5 Dopo le ultime pallide prestazioni offensive ha perso un po di fiducia nella sua specialità offensiva, ma in difesa resta pur sempre un mastino da sguinzagliare sulla guardia avversaria. Da recuperare.





FILIPPO TAGLIABUE


8 Nella serata in cui ti aspetti il disastro sotto canestro salta fuori lui che non ti aspetti che spazza via l’avversario di turno e prende straordinariamente fiducia con una serie di lay-up comodi dopo ottime azioni. L’8 va alla sua aggressività su ogni pallone e alla sua ferrea difesa, ma i suoi 21 punti sono frutto soprattutto dell’ottimo gioco di squadra mostrato dagli uomini di coach Carolillo. MVP


FABRIZIO GIALLORETO

5 Serata non felicissima per il giovane play di Chieti. Come sempre quando Maggi è in queste serate di grazia offensiva lui gioca poco e non ha il tempo di fatto per entrare in partita. Con lui in campo nel secondo quarto Potenza recupera il gap e arriva fino alla parità. Poi rientra Maggi e per i neri è notte fonda. 


DIEGO FESSIA: 


6.5 Finalmente riesce a giocare una partita positiva e ad incidere veramente sulla partita. Aldilà dei suoi ottimi numeri è presente a rimbalzo e contiene a dovere Ruggeri, che si allontana spesso e volentieri dal canestro per affrontarlo fuori dall’arco dei tre punti. Non gli si chiede di segnare da tre punti o di essere una macchinetta dalla lunetta, ma di fare per bene ciò che sa fare, e in questo appare senz’altro  in netto miglioramento.



ERIC BELLMAN: 

5 Stavolta nei suoi pochi minuti in campo non si fa vedere più di tanto e perde una banale palla a centrocampo sulla pressione ospite. Ha ancora tanto da imparare e una prestazione negativa ci può sicuramente stare. 


SERGIO CAROLILLO:

7 Il neo-papà orchestra una splendida vittoria fondata tutta sul gioco di squadra. Senza Leo e un vero lungo di ruolo la Virtus sforna la miglior prestazione della stagione e il merito è tutto suo, che ha ancora una volta creato un gruppo forte che non si lascia demoralizzare dalle difficoltà. Arrivano tre partite difficilissime e dovrà darsi da fare per dare filo da torcere alle prime della classe.









Potenza


Labella: 5 E’ a Potenza da un paio di giorni e si vede. Gioca tantissimo e prova a dare un gioco e una identità ad una squadra che non penetra mai e tira solo da tre punti, ma non è di fatto mai pericoloso. Ha chiaramente bisogno di tempo, peccato che Potenza non ne abbia poi tantissimo.
Carrichiello: 6 Fa il suo, tirando bene nelle poche occasioni in cui la difesa molfettese gli concede spazio. E’ un tiratore piedi per terra e per questo merita la sufficienza, l’errore probabilmente sta in chi lo schiera da 3, in quanto qualcuno che gioca in quella posizione deve saper fare anche altro. Ma lui, ovviamente, da il massimo.
Vetrone: 5,5 Il suo contributo offensivo non è da buttare, a parte le 5 sanguinose palle perse, ma in difesa Tagliabue e Fessia non lo vedono neppure. E’ un 3,e e fisicamente contro di loro può davvero poco.
Antrops: 4 A dir poco disastrosa la sua prestazione in ambo le metà campo. Doveva mangiare Tagliabue per cena con il suo atletismo e il suo tiro mortifero da lontano, ma dimostra ancora una volta di essere molto discontinuo e getta al vento i progressi fatti nelle ultime partite.
Ruggeri: 6,5 = Potenza. Se non gira lui non gira tutta la squadra.  Si allontana troppo spesso da canestro per poter dire di essere un lungo. Ottime le sue percentuali al tiro, ma obiettivamente non può giocare da solo.
De Bartolo: 6,5 Non guardate il suo scout perché non è veritiero. Nel secondo quarto entra per Labella e rivolta la partita come un calzino con la sua aggressività sul portatore di palla. Quando rientra all’inizio dell’ultimo quarto è ormai troppo tardi per recuperare, ma quanto meno partecipa attivamente al gioco e si da da fare a rimbalzo.
Fazio: 5 Dopo il tanto spazio avuto nelle ultime apparizioni, con l’arrivo di Labella vedrà molto meno il campo. Nei suoi 7 minuti in campo perde un paio di palloni e si fa notare più che altro per l’antisportivo su Maggi.
Maioli: 4 Va bene che proviene da un infortunio, però nei suoi pochi minuti in campo è a dir poco disastroso. Con quell’altezza potrebbe tranquillamente avvicinarsi a canestro e battere i lunghi di casa, ma come al solito preferisce tirare da fuori, con risultati molto scarsi. In netta involuzione.
Rato: 6,5 S’infiamma al tiro nel secondo quarto e ricuce lo strappo. Poi si accomoda in panchina e quando torna ormai è tardi. E’ un tiratore di striscia, e se va fuori ritmo puoi dirgli addio.
Santamaria: sv
Ciocca: 4 Non è un caso se la sua squadra prende troppi punti nei momenti topici del match. Colpevole di aver tolto dal campo gli unici due che avevano ispirato la rimonta, ossia Rato e De Bartolo, e di insistere su un Antrops chiaramente in giornata no preferendolo al più solido Vetrone.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

decisamente ok con l'analisi valutativa del potenza =) sono di potenza, mo obiettività al massimo ... e un applauso a molfetta!!!

Anonimo ha detto...

Ma Fessia il 7 se non 7+ se lo merita tutto.... forse ha sbagliato un po di tiri, ma ci sta con l'ottima prestazione che ha fatto

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