mercoledì 9 dicembre 2009

0

Toh, chi si risente!! Intervista a Maurizio Rotolo


Forse quelli che seguono da non moltissimo tempo le vicende della Virtus non se lo ricorderanno, o non sanno proprio chi è, ma per tutti gli altri che la Virtus la hanno nel cuore ormai da tantissimo tempo, lui è uno dei protagonisti di una delle stagioni più felici e memorabili dell’ancora breve storia della nostra società. Stiamo parlando di Maurizio Rotolo, play-maker, che faceva parte del roster che ha vinto il campionato di C1 nel 2005/2006, dopo una serie di partite (vedi la serie della finale contro Massafra) che spiegherebbe a chi non segue il basket perché si può arrivare ad amare questo sport.
Nome.
Maurizio.


Cognome.
Rotolo.



Ciao Maurizio. E’ passato davvero tanto tempo da quello storico 8 giugno 2006, giorno in cui la Virtus conquistò la B2, e giorno della tua ultima partita con Molfetta. Come hai passato questi anni? Dove hai giocato e come sono andate le tue stagioni?
Un ciao caloroso a voi e a tutti i tifosi della Virtus Molfetta. Dopo la bellissima vittoria del campionato di c1 con la Virtus a 20anni, ho proseguito la mia carriera tra le fila dell'Artus Maddaloni in B2, raggiungendo una salvezza tranquilla. L'anno seguente sono ritornato in puglia con la maglia della Libertas Taranto, società che (come aveva fatto Castellaneta in C1 quando avevo 17-18 anni) ha puntato fortemente su di me affidandomi la cabina di regia. Quella stagione terminò con una salvezza al cardiopalma ma personalmente fu buona, con una buona media punti e valutazione. Dopodiché l'anno scorso sono approdato nell'ambiziosissima Francavilla Fontana, società brindisina che aveva molto investito nonostante fosse al primo anno in C1. La stagione è terminata con un 9° posto e quindi ad aprile eravamo già tutti al mare. Anche questa è stata per me una stagione importante, in cui sonn maturato tantissimo. Poi quest'anno ho iniziato a Sarno, sempre in c1.........:-(


Da quando sei andato via sei passato qualche volta da Molfetta?
Sono passati 4 anni da quel giorno ma Molfetta mi è rimasta nel cuore… Ho tanti amici e amiche perciò sono quasi obbligato a tornarci ogni tanto!!! Oltre agli ex compagni di squadra sono rimasto in contatto con Giuseppe Gesmundo, Michele Altamura e Cosimo Cecchini, grandi compagni d'avventura!! Ma per il resto
sono anche un gran tifoso della Virtus, perciò ci sono state molte occasioni in cui sono tornato al PalaPoli per tifare per la mia ex squadra!!


Qual è il tuo più bel ricordo delle varie squadre in cui sei stato? E quale il più bel ricordo nella Virtus?
Quando si è protagonisti di uno sport così bello come il basket è inevitabile avere tanti bei ricordi, anzi posso dire che in mente ho solo bei momenti. Non uno in particolare. Ad esempio, non c'è cosa più bella che vincere in trasferta e festeggiare con la squadra e i tifosi in autogrill o in pullman, oppure ottenere una salvezza all'ultima partita disponibile(adrenalina a mille e tensione alle stelle!).
L'anno alla Virtus vincemmo tantissimo, settimane su settimane di entusiasmo e di voglia di vincere sempre!! Ma non potrei mai dimenticare, anche se non ero in campo, l'emozione che provai quando, a 30 secondi dalla fine del tempo supplementare di gara 5 di finale col Massafra, eravamo sopra con palla in mano, eravamo ad un passo dalla meritatissima vittoria del campionato... Attimi in cui mi scorrevano in mente gli highlights della stagione: pensavo a tutto il sudore versato per arrivare fino a lì e che poteva essere ripagato dalla vittoria finale, che arrivò, e in quel momento non si capì più niente!! E poi tutti i festeggiamenti, dal taglio della retina al giro in città sul "carro dei vincitori", con tutti i tifosi, la sfilata x le vie molfettesi, champagne che pioveva!! Con la cena finale tutti assieme alle 4 del mattino... un SOGNO!!! Oltre che x me, io credo che sia stata la pagina più bella del basket molfettese, anche perchè tutto il pubblico è stato partecipe di un salto di categoria vivendolo sul campo domenica dopo domenica, con la vittoria sul campo, senza ripescaggi.... e vi assicuro che non c’è il minimo paragone tra il vincere il campionato sul campo e l'essere ripescati!!!! Siamo stati gli unici a vincere un campionato a Molfetta!!






Quale partita della tua carriera non scorderai facilmente? E quale partita nell’anno a Molfetta?
Non sarà facile scordarmi il mio primo incontro in B2, la mia prima "bomba", la prima vittoria di un
campionato, ma onestamente, la partita che forse non riuscirò mai più a ripetere e che mai dimenticherò è stata con il Castellaneta (squadra della mia città in C1: vittoria a San Giorgio del Sannio, realizzai 32 punti con 8/9 da 3 ed avevo solo 18 anni, ero incosciente!!
A Molfetta invece ho 2 partite in mente,che poi hanno segnato entrambe la svolta. Gara 2 del primo turno di play-off a Ceglie, dopo aver perso la prima sciaguratamente in casa, potevamo solo vincere per continuare il sogno... facemmo una partita perfetta, fatta di tanto cuore e vincemmo!! E poi gara 1 di finale col Massafra in casa, eravamo sotto di 17-18punti, riuscimmo a rimontare e vincere una partita che ha cambiato il futuro della Virtus!!!




Quale la persona alla quale sei stato più legato in carriera? E a Molfetta?
Sono cresciuto cestisticamente a Castellaneta, negli anni gloriosi in cui eravamo la più alta piazza pugliese cestisticamente parlando. L'unica squadra che ben figurava in B2!! Il mio allenatore delle giovanili Gaetano Compagnone(attuale coach del Castellaneta), è stata la persona più importante per me; poi comunque ho avuto tanti compagni di squadra fantastici, ma con Jambo Moliterni ho un rapporto quasi fraterno. Abbiamo giocato tanti e troppi anni assieme!!
A Molfetta eravamo un gran gruppo, uscivamo sempre insieme… Lillo, Teo, Maggi, Varisco, Tommasini, Gesmundo, Bonaiuto, Filianoti e Sergio Carolillo: erano diventati la mia seconda famiglia, ma devo riconoscere che con Marco Verrigni ho avuto un rapporto speciale, nonostante la differenza d'età. per me è e rimarrà un idolo!!




In questi anni hai seguito le vicende della Virtus? Cosa ne pensi?
Si ripeto, Molfetta ce l'ho nel cuore, perciò seguo sempre le vicende. Quando eravamo in C1 ho sempre pensato che Molfetta fosse l'ambiente ideale per fare un bel campionato di B2, ma mai mi sarei aspettato che nel giro di 2 anni l'ambizione fosse quella di fare l'A dilettanti,un campionato molto difficile e dispendioso, ad un passo dai professionisti! Il pubblico di Molfetta è molto caldo perciò avrà accolto felicemente la possibilità di fare questo campionato intensificando la presenza e la vicinanza a squadra e società, ma le difficoltà comunque ci sono e si notano. Quest'anno poi ci si è messa anche la sfortuna. A proposito, anche se non lo conosco personalmente, auguro di tutto cuore a Lollo Di Marcantonio di riprendersi e ritornare a giocare il prima possibile!!!




La tua stagione è iniziata a Sarno. Poi cosa è successo? E come pensi che proseguirà quest’anno?
Purtroppo anche a me la fortuna non mi sta accompagnando. Ero a Sarno in C1 girone H. Ero il play
di un roster di tutto rispetto che sulla carta lottava per la vittoria del campionato! Tutto procedeva alla grande quando,come un fulmine a ciel sereno, ci viene comunicato dalla società la decisione della rinuncia al campionato per gravi problemi economici del presidente. Eravamo un bel gruppo, giovane ma esperto. La società ha deciso ciò per evitare che per mesi non prendessimo soldi e anche perché comunque quel campionato ha notevoli spese visto che ogni 2 domenike bisognava andare a giocare in Sicilia!!! Ora sono alle prese con la risoluzione del contratto e sono già pronto per partire per una nuova avventura! Aspetto e spero in una C1!!!






Cosa cambia da una piazza come Molfetta, a una piazza come quelle dove sei stato (pressione in campo, calore del pubblico, obiettivi di squadra, o altro)?
Molfetta è una piazza speciale, perché si respira sempre tanto entusiasmo, hai il pubblico sempre dalla tua e una società che non ti fa mancare nulla. Anche altrove ho trovato pressione e al tempo stesso calore del pubblico, ma erano proprio gli obiettivi a cambiare! Molfetta è una piazza ambiziosissima, non si pone limiti, è spregiudicata, ma seria allo stesso tempo! Non voglio essere critico ma ultimamente sono stati fatte delle mosse azzardate, ma credo che siano state comunque eccessi di generosità nei confronti di una cittadinanza che dà molto ma che pretende anche molto! Virtus Molfetta è passione allo stato puro (basti vedere cm Leonardo Scardigno e Andrea Belifemmine vivono le partite!!! ahahahah)






Raccontaci la tua giornata tipo.
Le mie giornate sono sempre molto intense, mi addormento tutti i giorni stremato!! Generalmente mi sveglio presto, studio un paio di ore (mi mancano 2 esami per laurearmi in scienze giuridiche e manageriali), poi vado o a far pesi o far tiro. Dopo pranzo mi rituffo sui libri, dopodiché allenamento e dopo cena trovo il tempo x uscire con i miei amici e con la mia ragazza!! Se non studio le mie giornate le trascorro ascoltando musica e leggendo libri!! Alla fine non sono così serio come mi descrivo!! :-)






Un’ultima cosa. Cosa vuoi dire ai tifosi molfettesi che leggeranno questa intervista?
Ai cari tifosi molfettesi auguro le migliori fortune e le migliori gioie sempre al seguito della Virtus! Nella buona ma soprattutto nel cattiva sorte. A Molfetta ho passato un anno fantastico e, anche se qualcuno si starà chiedendo "chi è questo Maurizio Rotolo" io vi ricordo tutti e vi ho nel cuore, perché abbiamo condiviso qualcosa di magnifico insieme. Continuate a tifare Molfetta e chissà che un giorno ci possiamo incontrare... per rivivere nuove emozioni!!


In bocca al lupo e un grosso abbraccio a tutti.

0 commenti:

Posta un commento