martedì 10 novembre 2009
1IL PAGELLONE DELLA SETTIMANA
7° giornata: RUVO - MOLFETTA
Ancora una buona partita del capitano che sta vivendo un buon stato di forma. Nel primo quarto sembra stia al pala ghiaccio, scivola (o forse lo fanno scivolare) per 3 volte, ma lui si rialza prontamente e torna a difendere bene. Quando c’è da metterla da 3 la mette e porta avanti il nostro break. Ma infine permettetemi di sottolineare una cosa: va in penetrazione, prende fallo ma non il canestro, nero dalla rabbia scalcia il tabellone pubblicitario e come il pubblico rumoreggia un po’, chiede scusa a loro e all’arbitro. Quanti avrebbero fatto lo stesso??? Solo per questo, meriterebbe il 9.
La sua gara l’ha fatta; i suoi tiri li ha presi; ma di certo non è ancora il Malamov dello scorso anno. Sara colpa sua, sarà colpa di qualcos’altro o di qualcun altro. A saperlo! Si vede soprattutto nel finale quando, ormai con la partita quasi andata, sembra crederci ancora. Ma tutto qui.
Magari vedendo le statistiche ci si chiederà come mai un 5.5 a un giocatore con 20 di valutazione e doppia doppia con 19 punti e 11 rimbalzi. Semplice: perché le statistiche spesso dicono poco o non tutto. Perché se dopo 5 minuti di gara hai già collezionato 3 azioni andate a quel paese, e si hai messo una tripla, ma dopo 3 secondi dei 24 a disposizione, non puoi avere un buon voto. Si forse il 5.5 è un po’ basso per la grinta che poi ha messo nella ripresa, catturando appunto tutti quei rimbalzi in difesa, che sicuramente non è il suo forte, ma è un voto che va a voler sottolineare l’atteggiamento in partita, a volte un pochino da limare sotto vari aspetti. Fatto questo si potrebbe raggiungere anche il 10 in pagella. Si potrebbe….
Forse pensava che anche domenica c’era da modificare il fuso orario; fatto sta che parte titolare, ma non se ne accorge: tocca tre palloni nel primo quarto, 2 di questi li ripassa seguendo lo schema, il terzo lo perde. Quando però al suo orologio la partita inizia, si vede che non è quello di partenza: difende scappando a destra e a manca nella zona 1-3-1, guarda caso in quei minuti la Virtus ribalta il -12 in +4. Ma in attacco può benissimo fare di più..
Se qualcuno non se lo ricorda, lo speaker lo chiamava l’anima della Virtus. Bene. Lui dimostra con i fatti di esserlo ancora. Basta descrivere quei pochi minuti finali che “gioca”, li dove ormai i lunghi ruvesi facevano ciò che volevano, con quell’infortunio che lo penalizza, e non certo di poco. In panchina c’è Fessia e poi Tagliabue che … In campo ci deve essere per forza lui. Nient’altro da aggiungere, per chi ha visto la partita.
Forse la sua peggior partita da quando è a Molfetta e (indagheremo) da quando gioca a questi livelli. Entra. Si gioca due azioni offensive. Le butta via in malo modo. Esce. Finito. La sua partita si conclude qui. Non entrerà nemmeno quando Lillo starà con le stampelle sul parquet (e forse non sarebbe stata una brutta idea schierare Filo in quel frangente). Del tutto da dimenticare, visto che fino ad ora era stato una delle rivelazioni positive della squadra.
Alto minutaggio per lui a Ruvo, frutto di una buona prestazione. Il terzo quarto, il migliore per la Virtus lo fa quasi tutto in campo, gestendo bene (per quanto possa essere stato gestito bene in generale) l’attacco, e soprattutto recupera quei ¾ palloni uno dopo l’altro dalle mani dei ruvesi che poi si concretizzeranno in ripartenze a canestro.
Alla gazzetta dello sport darebbero un s.v. (senza voto). Qui invece parliamo di basket, e se giochi solo 3 minuti e non sei il decimo ci sarà un motivo. Oddio le qualità non si discutono, ma ormai se le sono dimenticate tutti quelle qualità. Lo si vede anche dall’allenamento: quasi svogliato, senza quella voglia di vincere il contrasto con l’avversario per schiacciargli in faccia, spaccare quel canestro. Dicono: la condizione non è per nulla ottimale. Per ora ci aggrappiamo a questa frase, se ci può consolare
Non me ne vogliate, ma credo che il 7 sia più che giusto se guardiamo la gara con occhi particolari: fino ad ora un po’ di rotazione in coppa, e qualche minuto qua e la con San Severo e Barcellona. Poi a Ruvo, entra ai soliti 2 minuti dall’intervallo lungo, e rimane in campo fino a inizio ultimo quarto. Non solo, ma lo fa più che egregiamente per quello che gli viene chiesto: difende dando fastidio all’avversario, riparte, segna i suoi classici 2 punti, e subisce falli, 2 per l’esattezza. A questo punto sbaglia tutti i liberi. Ci sarebbe da accusarlo. Ma ricordiamoci che ha 19 anni (classe ’90), stiamo giocando un derby, uno dei più sentiti. E quando sei li la mano trema un po’ anche ai più grandi, figurati a lui. L’importante è che continui a giocare così, e mi riferisco anche al minutaggio. Perché può benissimo, anzi deve farli i suoi 10 minuti a partita.
Dopo 2 partite segnate dalla zona, parte a uomo. All’intervallo è -12. Ripresa: zona 1-3-1. Guarda caso si passa dal -12 al +4 in 10 minuti. Torna a uomo e torniamo a subire. Sarà anche troppo schematica questa sintesi o non completamente esatta se parliamo in generale. Fatto sta che rispecchia la realtà. Di certo Carollillo deve fare i conti con gli effettivi che ha e cerca di fare il massimo da questi, ma ad esempio, anche altri avrebbero rimesso Lillo subito dopo l’infortunio per riprovarlo e non sconvolgere la situazione in campo, ma una volta capito che era come giocare in 4, alcuni di questi altri lo avrebbero ritolto e fatto sedere, magari evitando anche di rischiare di peggiorare la situazione…
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1 commenti:
il voto a zambrini e' troppo basso.. e a malamov troppo alto..
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