domenica 1 novembre 2009

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Carolillo: "Dobbiamo limitare Barcellona"





Ripartire con la stessa consapevolezza dell’anno passato, ovvero essere umili e giocare una pallacanestro divertente. Vuole fare così Molfetta. I pugliesi sono squadra tosta e temibile e dopo la salvezza dello scorso campionato, dov’erano una matricola, ritentano il colpo.
Ripartire, però, con un handicap sostanziale come l’assenza di “Lollo” Di Marcantonio ha scombussolato un po’ i piani di società e tecnico; eppure, dopo una partenza a singhiozzo che ha generato quattro sconfitte consecutive, domenica scorsa è arrivata la prima vittoria, per lo più esterna, contro San Severo.
Ne sono consapevoli tutti, per fare bene bisogna stringere i denti e sudare canotte. Il credo popolare che enfatizza la pigrizia. Ovvero “chi dorme non piglia pesci”, non sfiora neanche per l’anticamera del cervello coach Sergio Carolillo e i suoi ragazzi. Cominciare con la tirannia della classifica a proprio sfavore non è facile ma superabile: “Non ci aspettavamo un inizio cosi, ma dobbiamo avere la forza di andare avanti, anche perché il campionato è lungo e potremo rifarci col tempo – dichiara Carolillo - è’ chiaro che per noi perdere giocatori importanti sotto canestro è stata una limitazione, ma sapremo reagire”.
La sua squadra ritornerà tra le mura amiche dopo una vittoria contro la Mazzeo San Severo. E’ stato un match che ad un certo punto, dopo il predominio della sua squadra, poteva anche mettersi male.
“Abbiamo fatto una buona partenza che ci ha permesso di gestire il vantaggio con calma. Abbiamo spinto sull’acceleratore e anche quando gli avversari sono ritornati sotto con veemenza abbiamo avuto sempre la partita in pugno consci di poterla chiudere a nostro favore. Abbiamo fatto una buona prestazione di squadra”.
Adesso un lanciato Barcellona arriverà a farvi visita al Pala Poli. Che idea si è fatto dei barcellonesi?
“Se noi dovessimo prendere singolarmente il roster di Barcellona forse è meglio andare al mare domenica. A parte lo scherzo, è chiaro che dobbiamo essere bravi a giocare di squadra e limitare l’avversario, circoscrivendolo soprattutto nei giochi offensivi dove detengono un vero e proprio arsenale. Probabilmente ancora non sono al top, considerate le due sconfitte esterne, ma hanno un potenziale di spessore che possono mettere in difficoltà chiunque. Cercare di giocarci la nostra partita è un aspetto fondamentale”.
Facendo una piccola panoramica sulle simmetrie fin qui emerse da questo difficile campionato, crede che ci siano più sorprese o più certezze?
“E’ ovvio che questi campionati rappresentano tantissime insidie e pericolosità. Parlare di sorprese o certezze è riduttivo, ma credo che Palestrina stia facendo qualcosa di importante e che non mi aspettavo, anche alla luce del fatto che i due giocatori più rappresentativi fino a questo momento sono Alessandri e Laudoni, due ottimi under con un futuro roseo davanti”.


Mario Garofalo

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